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sabato 18 agosto 2012

JLA: Incarnazioni

BENVENUTI!
Di seguito troverete una delle recensioni legate de "Il mio mondo a fumetti", ovvero le poche centinaia di fumetti cartacei che mi sono rimasti in casa dopo 34 anni di letture. Io li chiamo "soggettivi capolavori" e vi troverete
  • Descrizione sugli autori e gli editori
  • Perché l'ho scelto come "soggettivo capolavoro"
  • La mia recensione
Seguendo questo link potrete trovare altre gemme, a volte nascoste, del panorama del fumetto.

Buona lettura!
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JLA: INCARNAZIONI

Scrittore: John Ostrander
Disegnatore: Val Semeiks

Casa Editrice originale: DC Comics
Casa Editrice italiana: Planeta DeAgostini

Perché è un "soggettivo capolavoro"
Diciamolo subito: Il volenteroso Val Semeiks, seppure abbia fatto degli ottimi Lobo e Demon negli anni '90, mostra, ora, le sue pecche come disegnatore accattivante. Tuttavia lo storytelling resta impeccabile, e permette al bravissimo John Ostrander di passare dall'azione pura all'introspezione.
Una storia che, in capitoli, ripercorre tappa dopo tappa la storia della Justice League, la quale conosco solo dal 1985 in avanti. Seppure l'intreccio sia valido, quello che mi porta a rileggere sempre e volentieri questo volumone di 285 pagine è il fatto di poterlo assaporare con calma, capitolo dopo capitolo, una lunga storia che parla di uomini a cui la sorte ha regalato poteri straordinari, ma che, in rapporto con altri esseri straordinari, sono costretti a confrontarsi e migliorarsi.
Un'opera basata sui personaggi, un dono ai lettori che ne vogliono rileggere gli aspetti fondamentali.

Recensione
Vi sono storie in cui lo scrittore riversa tutto il suo amore per i personaggi, mettendosi in un cantuccio, lasciando a loro la luce della ribalta.
Altri scrittori, invece, avendo in mano icone come Batman o Superman li piegano ai loro scopi per uscire sotto i riflettori.
John Ostrander rientra decisamente sotto la prima categoria. Con l'incarico di illustrare la storia, lunga 4 decenni, della Justice League, Ostrander si è messo umilmente a disposizione.
La Justice League, mica un gruppetto da niente.
E con una serie di pochi numeri, senza troppe pagine a disposizione per poter soffermarsi su tutto.
Ostrander ha operato una scelta: per ogni periodo, pur tenendo in mente il gruppo intero, si è concentrato su un solo personaggio.
Il risultato è un fumetto che va oltre l'intrattenimento, che però non ambisce a divenire un capolavoro o una tappa fondamentale di una delle storie fumettistiche più importanti negli Stati Uniti. È, invece, un lungo backstage, un "dietro alle quinte" perfettamente realizzato: introspezione mischiata ad azione, conflitti mischiati a sentimenti.

John Ostrander firma, a mio avviso, la sua migliore miniserie di sempre. Se in passato ha creato due serie capolavoro (Lo Spettro e Martian Manhunter), le storie che ha scritto della durata di pochi episodi erano, seppur molto godibili, opere di modesto artigianato.
Qui, invece, vi è un Ostrander dai dialoghi fantastici, capace di dimostrare al lettore tutto l'affetto per un gruppo di eroi che ha segnato (e continua a segnare) il passo al fumetto americano.

E poco importa se l'albo ha qualche anno, se è inserito in una continuity che, ormai, non è più usata: resta uno splendido esempio di un semplice ma gustosissimo fumetto, qualcosa di più di un omaggio, ovvero una storia che riesce ad arrichire un'altra storia.


Mauro Biancaniello

domenica 4 marzo 2012

Batman: Lo specchio oscuro

James Gordon è un uomo onesto, a cui la vita ha dato schiaffi in faccia dolorosi, tanti da far crollare chiunque. Ma lui si è sempre rialzato, non ha mai perso la fede nella bontà intrinseca dell'animo umano.
Suo figlio, invece, pare molto diverso. Vi sono troppi sospetti sulla sua condotta, troppe volte il suo nome è accostato ad atti criminosi...

"Lo specchio nero" è una lunga storia, da molti giudicata tra le migliori degli ultimi con protagonista Batman. Solo che questo non è l'uomo pipistrello che tutti conoscono da anni, è il suo erede naturale, il Robin divenuto grande.

E lo scrittore Scott Snyder è il primo a dargli giustizia, a mostarcelo in piena luce. Una luce positiva, quella di una persona naturalmente tendente alla bontà, tuttavia con lo sguardo critico che il suo ruolo gli impone.

Jock, disegnatore attivo da anni, firma la maggior parte dei capitoli della storia. Qui è alla sua opera di maggior risalto mediatico. I risultati non si fanno attendere: uno storytelling fuori dall'ordinario, con sfondi bianchi che contrastano con decine di vivi colori. Una promessa mantenuta, capace di camminare a testa alta tra i più talentuosi disegnatori del panorama statunitense.

Un volume che non si riesce ad abbondonare, un noir perfetto sotto molti aspetti, una grande prova di autore di cui vorremmo avere maggiori esempi nel fumetto seriale.


Mauro Biancaniello

martedì 24 gennaio 2012

DC: The new frontier

Una setta sta per uccidere un bambino, per darlo in sacrificio a un'oscura entità.
Batman e due detective sventano l'omicidio; l'uomo pipistrello si inginocchia verso il bambino, ha uno sguardo preoccupato, vuole recarli conforto, ma il bambino, spaventato, lo caccia via. Batman lo guarda, dispiaciuto, ma si allontana, lasciandolo tra le braccia di un detective.

In questa, che è solo una delle centinaia di tavole, che compongono la storia, si capisce il perché questa sia una delle serie più osannate dalla critica in assoluto.
"DC: The new frontier" racconta con grande sensibilità il nostro passato, a cavallo tra gli anni '50 e '60, unendolo ai caratteristici personaggi dell'Universo DC.
Raramente si è visto una Wonder Woman tanto combattiva per i diritti delle donne, non si può fare meno di simpattizare con un Flash ricercato dalla polizia...
una storia puramente di fantasia, eppure intrisa di straordinaria umanità.
E poco conto se l'eccelso Darwyn Cooke (autore anche dei testi) dipinga il tutto con uno stile che definire "retrò" sarebbe usare un'eufemismo: vi è una dinamicità nel dare il ritmo alla storia, una precisione nel disegnare i volti dei personaggi, che è figlia della modernità.

Un'opera meravigliosa, impeccabile, che terrà lontano solamente chi ha voglia di disegni ipercinetici. Ma chi, invece, ama leggere una storia che sappia unire i generi in modo sapiente, che sappia emozionare ad ogni tavola, troverà, qui, uno splendido esempio di come i "fumetti di supereroi" possano andare ben oltre il puro intrattenimento.


Mauro Biancaniello

giovedì 22 dicembre 2011

Superman/Batman - Potere assoluto

Batman nasce dalla sete di giustizia di Bruce Wayne, il quale ha visto uccidere i propri genitori davanti ai propri occhi.
Ma cosa accadrebbe se potesse evitarlo?
E come sarebbe la sua vita se quest'omicidio fosse stato sventato?
Sono diversi i fumetti che hanno deciso di indagare su questa possibilità. Jeph Loeb, con il suo "Potere assoluto", però pone il lettore davanti a un Bruce Wayne che ha ancora i genitori, ma che viene posto di fronte alle conseguenze di un mondo senza Batman.

"Potere assoluto" è il punto più alto di una collana che potrebbe sembrare esser stata creata solo a fini di marketing, visto che si tratta di "Superman/Batman", forse i due eroi più famosi della storia del fumetto. Invece anche in questa occasione si dimostra come capace di donare uno sguardo approfondito e diverso su due modi di pensare agli antipodi.

Carlos Pacheco, bravissimo disegnatore che non disdegna virtuosismi dinamici, ha deciso di usare uno stile sobrio ed efficace, lasciando perdere il protagonismo proprio di molti artisti per mettersi a completa disposizione della storia.

Una storia molto affascinante, piena di sbalzi temporali, di chicche nascoste per gli amanti dei personaggi ma perfettamente fruibile anche da lettori che mai hanno letto niente dei due protagonisti. Una storia di cui la parte che vi ho raccontato all'inizio è solo un segmento di un affresco davvero ottimamente realizzato.

Mauro Biancaniello

giovedì 13 ottobre 2011

THE BRAVE AND THE BOLD di J. Michael Straczynski

Iniziamo dalla fine, dall'ultimo episodio di questa raccolta:
Wonder Woman, Batgirl e Zatanna vanno in giro per locali, una "notte solo per ragazze", a ballarsi e divertirsi. Ma dietro a questo divertissement vi è altro, un'oscuro presagio di cose a venire...

Una raccolta di storie scritte da un J. Michale Stracynski in ottima forma, che se ne frega della continuity dei personaggi che "prende in prestito" per mostrarci dei risvolti sempre interessanti. Storie impreziosite da un Jesus Saiz mai così poco oscuro, ma sempre più capace di mostrare l'uomo dietro la maschera.

Potrei parlare per ore delle singole storie, del ladro che diviene eroe, dell'eroe che conosce l'atrocità della guerra, del sogno di un mondo che poteva essere, del viaggio nelle sinapsi di un uomo malato, dell'invito a godere di ogni istante che vi è tra nascita e morte.
Potrei parlarvi di come Stracynski sia bravo a dare spessore a icone come Batman, Flash, Lanterna Verde e Wonder Woman...
Ma, forse, quello che vi importa sapere è che ognuna di queste storie mi ha commosso. Sono bastate 22 pagine per capitolo, così poche in fondo, per darmi modo di pensare e riflettere su concetti profondi quali la guerra, il sacrificio, il desiderio di immortalità... e questo, di sicuro, non è un traguardo da poco per quello che potrebbe sembrare un "semplice" fumetto di super-eroi.

Mauro Biancaniello

lunedì 13 giugno 2011

BATMAN: ARKHAM ASYLUM

Non c'è assolutamente niente che non vada in questo gioco:
la grafica è perfetta, la storia avvicente, i personaggi molto ben delineati e ci sono diverse modalità di gioco: dalla strategia al picchiaduro.

Universalmente riconosciuto come il migliore videogioco tratto dai fumetti, "Batman: Arkham Asylum" mantiene tutte le sue promesse.
Non importa se si vuole unicamente giocare l'intera storia o sfidarsi con altri sulle brevi missioni che ci sono, c'è n'è davvero per tutti i gusti!

Quello che aiuta molto ad apprezzare il gioco è l'atmosfera dark, che a volte sfocia nell'incubo, che mischia macchinari da prima rivoluzione industriale a giardini di un verde intenso.

Anche se vi è un seguito a questo gioco, intitolato (con scarsa fantasia) "Batman: Arkham City", questo capitolo della storia di Batman è perfettamente giocabile a sé stante, quindi non vi preoccupate: non avrete bisogno di comprare mille giochi per sapere come va a finire la storia (com'è accaduto con il primo "Assasin's Creed".

Un consiglio: anche se lo potreste trovare a prezzo ridotto in versione originale, prendete la versione "Platinum", così avrete altre sfide da completare... e potrete giocare nei panni del Joker, vero coprotagonista dell'intera vicenda.


Mauro Biancaniello

Stiamo parlando di "Batman: Arkham Asylum" (versione Platinum) della WB games - Giocato sulla piattaforma PS3