sabato 26 aprile 2014

IL CIMITERO DI PRAGA di Umberto Eco

Leggere Umberto Eco non è mai stato, almeno per me, facile. E dire che qualche romanzo l'ho macinato... e, per quanto scriva in modo meraviglioso, si perde via in iperdettagli che rallentano, rallentano e rallentano la lettura.
"Il cimitero di Praga" non è poi così diverso, anche perché Umberto Eco ci mette dentro di tutto:
antisemitismo, logge massoniche, la costruzione di esplosivi, Garibaldi, sette sataniche..
Il trucco sta in questo: quando Eco comincia a descrivere, ad esempio, la costruzione e il funzionamento di una bomba, salti quel discorso. So che par brutto consigliare pezzi di libro, ma devo ammettere che stavolta ha funzionato, portandomi a concentrare sulla trama.
E, come Umberto Eco ci ha abituato, è una trama affatto scontata.
Seguire il percorso del capitano Simonini e dell'abate Dalla Piccola, tramite forme intrecciato di diario, ci dona una visione singolare e particolare della storia europea dal 1830 al 1890.
C'è dentro di tutto: Garibaldi e i suoi mille, Napoleone... insomma: tutti i fatti salienti.
Ma non sono descritti con distacco dell'accademico, bensì con l'occhio attento di chi le vive, soprattutto da Simonini, personaggio che dire disincantato è dire poco... anzi: chiamiamolo pure un egoista fatto e finito!
Eppure, come molti "cattivi" è per questo tridimensionale come pochi altri personaggi che si possono trovare nella recente letteratura.
E se l'amante della storia trova un racconto ricco di riferimenti, l'amante degli intrighi si trova invischiato nel mondo dello spionaggio, mentre l'amante dell'esoterico si appassionerà a sentire parlare di cabala, massoneria e culti luciferini.
Ce n'è per tutti!!
E raccontato da un maestro universalmente riconosciuto, capace di legare il tutto con straordinaria umanità e tanta, tanta ironia.
Un romanzo che è cronaca mista a narrazione, come non la si vedeva da tempo.

Stiamo parlando de "Il cimitero di Praga" di Umberto Eco, pubblicato da Bompiani

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