domenica 17 febbraio 2013

Quando Teresa si arrabbiò con Dio



Più volte ho dovuto fermarmi durante la lettura di questo libro, appoggiarlo su un lato e riflettere sulle parole che ho trovato scritte.
Da questo libro mi aspettavo tutto e niente. Certo, Jodorowski mi era stato consigliato da tre diverse persone che stimo molto, ma nessuno aveva fatto accenno a questo libro. E di certo non mi aspettavo che questo, che pareva un romanzo, fosse la storia delle generazione che hanno preceduto l’autore.
Perché è questa la prima impressione che si ha: che una persona famosa voglia raccontarci storie di generazioni che hanno portato alla sua nascita.
Fortunatamente questa sensazione passa, abbastanza rapidamente.

Perché se vi è molto vero in queste storie, è straordinario come Jodorowski abbia saputo immergerci un mondo quasi fiabesco, fatto di rabbi-spiriti che entrano nei corpi di discendenti, di uccisori di capre che generano figli abili nella danza, di una fanciulla abbandonata da tutti che viene nutrita dalle api…
E vi è molto, molto altro ancora.

Jodorowski, con la scusa di narrare la storia della sua famiglia, ci rende partecipi del suo pensiero, c’introduce al mondo dell’arte e della magia. Lo fa con discrezione, dandoci nozioni con il contagocce, lanciando dei semi che, se vorremo, potremo coltivare.

Un libro ricco, davvero stupendo. Una lettura affatto banale, tanto meno semplice, la quale, tuttavia, non può mancare nella libreria di chi ha voglia di farsi trascinare sulla sottile linea tra realtà e fantasia.


Mauro Biancaniello

Stiamo parlando di “Quando Teresa si arrabbiò con Dio” di Alejandro Jodorowski

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