domenica 3 giugno 2012

Justice League: Grido di giustizia

Il sole fa capolino solo poche volte in questa storia e, quando ciò accade, è a mostrare la tragedia in tutti i suoi dettagli.
Come se anche il sole, il baluardo luminoso, non potesse sfuggire all'oscurità dilagante.

Una storia che è un colpo allo stomaco, pieno di sorprese, in cui è presto fin troppo evidente che, alla fine la conta dei morti potrebbe essere molto lunga.

James Robinson, fantastico scrittore, uno dei pochi ad essere abile sia nelle scene d'azione che in quelle riflessive, ci ripropone uno dei criminali più affascinanti che siano stati creati alla fine dello scoro Millennium: Prometheus. Egli è, a tutti gli effetti, l'epiogno malvagio di Batman, il suo riflesso oscuro.
E se lo stesso Batman, in passato, aveva trovato i mezzi per annientare la Justice League, cosa potrà fare quest'uomo che non possiede la stessa morale?

Seppure vi sia azione, seppure vi sia sangue, il perno della storia resta uno solo:
Cos'è la giustizia?
Quando le azioni di un eroe si macchiano di impurità per seguire la strada che (forse) conduce al raggiungimento di essa?

Superbamente disegnata in stile pittorico da Mauro Cascioli, questo giovane disegnatore riesce nel rendere interamente realistico il mondo dei supereroi DC, lontano dalla staticità che spesso contraddistingue questo tipo di stile.

In questa storia ci sono tutti: volti vecchi e conosciuti (Green Lantern e Green Arrow su tutti), ma mancano i tre "grandi" (Batman, Superman e Wonder Woman). Eppure questa resta, a detta di molti, una delle storie migliori della lunga vita della Justice League.

E, di sicuro, è la loro tragedia più grande...

Mauro Biancaniello
Stiamo parlando di "Justice League: Cry for Justice" di James Robinson e Mauro Cascioli, pubblicato dalla DC Comics

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