venerdì 24 maggio 2013

Il ’68 e i Mass Media

IL '68 VISTO DA JACOPO FO E SERGIO PARINI
SECONDO CAPITOLO: Il '68 e i Mass Media

Molti si chiedono “perché sia successo il ‘68”.

La risposta di Fo e Parini?
Perché non c’era Berlusconi:
La TV, i giornali.. tutto era in bianco e nero, tutto era noioso. Solo due canali televisivi, solo due film a settimana, sempre vecchi di almeno vent’anni.
Anche la musica si allineava al grigiore, con vecchi grammofoni che mangiavano i 45 giri.
Di non Rock non se ne sentiva, né alla radio né in TV (“un pezzo dei Beatles ogni 550 di Claudio Villa”).
E anche nel rock c’era la distinzione politica:
I socialdemocratici traducevano le canzoni dall’inglese all’italiano (Giganti, Caterina Caselli), mentre i radicali andavano di rock anglosassone (Jimmy Hendrix, Bob Dylan, etc).
In questo clima, il Movimento decide che la musica è un bisogno primario e che quindi doveva essere libero. Si inizia così a sfondare ai concerti.
Il rock, quindi, come riferimento del Movimento, ma anche il Cinema:
Fragole e sangue (love story in un campus stroncato da violenza poliziesca),Easy Rider (viaggio e droga) e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (l’arroganza e la criminalità del potere).

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