domenica 20 maggio 2012

Causa, destino, efetto, karma

Un percorso alla scoperta del Buddhismo e della Soka Gakkai
14. Causa, destino, effetto, karma




In merito al nostro destino, l’essere umano può credere in tre cose:
-          che tutto dipende da un’entità superiore
-          che tutto dipende dal fato
-          che tutto dipenda da se stesso
Il Buddhismo afferma che se si vogliono conoscere le cause create in passato, bisogna guardare gli effetti che si manifestano nel presente. Se vuoi conoscere gli effetti che si manifesteranno in futuro, guarda le cause che si stanno mettendo nel presente.
Karma è un antico termine sanscritto che significa azione. Qualsiasi azione da noi effettuata (pensiero, gesto, parola) produrrà un effetto.
Nessuna causa svanisce nel nulla, bensì si immagazzina in noi in attesa di essere usato. Ognuno ha il suo karma personale, un accumulo di cause e tendenze, positive o negative.
Si ritorna a dire che quando ci troviamo confrontati con un problema, la risposta è dentro di noi (anche se scatenato da un apparente fattore esterno).
La più importante applicazione del concetto di karma è che ognuno è artefice del suo destino. Tutte le cause della sofferenza sono dentro di noi e non ci sarà, quindi, una sofferenza troppo grande da non poter sormontare. Ognuno ha la possibilità di cambiare qualunque problema.
Il concetto di karma è presente in molte filosofie/credenze dell’Asia, tuttavia è stata interpretato in modo diverso a dipendenza delle varie credenze.
Ad esempio c’era l’idea che le sofferenze derivavano da un cattivo karma, cosa che portava ad assistere passivamente alle proprie sofferenze: tutto era già stabilito e non si poteva modificare. Non si poteva fare altro che tentare di distaccarsi, quindi, dalle sofferenze e, di conseguenza, anche dai desideri, giungendo all’ascetismo del Nirvana, l’annullamento totale di se.
Un altro esempio è l’espiazione del karma negativo attraverso le pratiche ascetiche e conseguenti esercizi di pratica spirituale. Si giungeva al risultato solo dopo innumerevoli esistenze e rinascite.
Un altro esempio ancora era quello di affidarsi ai monaci, donando cibo e denaro.
Il Buddhismo di Nichiren Daishonin, che parte dal Sutra del Loto, insegna invece che ogni persona ha dentro di se le potenzialità per cambiare il corso della propria esistenza subito, senza complicate pratiche ascetiche.
Torniamo al Nam-myoho-renge-kyo, che cambia la tendenza vitale di base, armonizzandolo con la Legge dell’universo. Come il karma negativo è dettato dai pensieri/azioni egoiste, il karma positivo è formato da pensieri/azioni di bontà. Attraverso il gesto di un singolo, si estende (come visto sopra) la buona (come la cattiva) azione attraverso l’ambiente circostante, creando degli effetti sul futuro. Contemporaneamente, nei casi delle azioni positive presenti, queste influenzeranno anche quelle negative passate, permettendole di viverle con maggiore leggerezza nel presente. La saggezza della buddità consente di evitare di ritornare sui percorsi negativi intrapresi (evitando un circolo vizioso). I desideri terreni non sono, quindi, demonizzati, bensì divengono la spinta per spingere l’essere umano al miglioramento.
Riepiloghiamo il punto di vista di Nichiren Daishonin:
1.    L’ambiente è lo specchio che riflette il nostro karma.
Per cambiare questa immagine, dobbiamo agire su noi stessi, essere attivi e non passivi.

2.    I desideri terreni non sono più un fine che domina la nostra vita, bensì un incoraggiamento a migliorarla. Non abbiamo bisogno di sopprimerli.

3.    Il karma diviene più leggero nel presente ed è sempre nel presente che si costruisce, da soli, un futuro prossimo positivo. Tutti lo possiamo attuare da adesso, senza rinunciare alla nostra identità e sperare di riuscirci in una vita futura.

4.    Questo processo crea effetti positivi nell’ambiente che ci circonda, creando attorno a noi e nel futuro un’onda positiva che non è la pura fortuna, bensì un risultato delle nostre azioni.
È ovvio che non basta recitare una volta Nam-myoho-renge-kyo per vincere alla lotteria, nemmeno cento volte, se per questo. Ma possiamo cambiare la rotta della nostra vita, il nostro destino. Questo, però, solo con la pratica assidua e costante, con le scorciatoie non otteniamo risultati. Inoltre non dobbiamo prendere in giro il nostro karma, fingersi diversi da quello che siamo, sarebbe come ingannare se stessi. Dobbiamo essere coerenti nello studio, nell’applicazione, come anche nel nostro modo di fare di tutti i giorni per poter sperare di raggiungere un karma/destino possibile.

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