giovedì 18 agosto 2011

TI PRENDO E TI PORTO VIA di Niccolò Ammaniti

“Ti prendo e ti porto via” da Ischiano Scalo, piccolo paese di provincia, per nulla conosciuto.
Tutti di là se ne vogliono andare, prima o poi.
Che sia Pietro, ragazzino timido e studioso, Gloria, la ragazza più bella (e più forte) della scuola, Bruno Miele, che vuol fare carriera, Pierini, diabolico ragazzino destinato a una grande carriera criminale, il Biglia, latin lover e giramondo…
Tutti se ne vogliono andare via di là, oppure alla fine ci ritornano.
Ad eccezione della professoressa Palmieri, che a Ischiano Scalo non c’è nata, ci si è ritrovata, per caso e per professione.

Un romanzo che parla di promesse, perché di promesse ne facciamo tante. A volte per ingannare, a volte in buona fede, a volte per mantenere viva la speranza.
Ma quali promesse, in fin dei conti, manteniamo?
Ammaniti ci suggerisce che tutti, prima o poi, promettono qualcosa che non possono mantenere e spesso lo fanno con facilità. Ma a volte la vita presenta il conto, è spesso questi può divenire davvero salato….

In “Ti prendo e ti porto via”, terzo romanzo di Ammaniti, si ritrovano alcuni bozzoli di personaggi che poi ritroveremo in “Io non ho paura” e “Come dio comanda”. Io lo considero un romanzo di introduzione al mondo di Ammaniti, fatto di carne e sangue, di tanto amore che si mescola con l’odio.
Scorrevole come pochi romanzi, il libro si lascia leggere con facilità e uno stile che non riesce ad annoiare, facendoti girare le pagine velocemente, anche perché vuoi sapere che cosa accadrà.
Perché tutto si può dire di questo romanzo ma non che sia noioso. Il colpo di scena è sempre dietro l’angolo, pronto ad alzare a ritmo inverosimile il battito del cuore.


Mauro Biancaniello

Stiamo parlando di “Ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti – edito da Mondadori nella collana Piccola Biblioteca Oscar Mondadori

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