domenica 17 luglio 2011

VEDOVA PER UN ANNO di John Irving

Pensate ad un quadrato formato da quattro persone. Al primo angolo troverete Ruth, bambina con un futuro da autrice di bestsellers; al secondo angolo ci sarà Ted, suo padre, inguaribile donnaiolo; al terzo Eddie (o Ed, o O’Hare, il modo in cui lo chiamerete dipenderà dal rapporto che avete con lui), un ragazzo che scoprirà di avere la dote di sedurre donne più anziane di lui; ed infine Marion, moglie di Ted, madre di Ruth e di due ragazzi, venuti a mancare in giovane età e per cui lei è in perenne lutto… Dimenticavo: Marion ha scelto Eddie come suo amante.

Ora andiamo avanti, e pensate a queste quattro persone che, a turno, si mettono al centro del quadrato, mostrandosi al lettore ma solo per qualche istante, prima di passare il testimone a qualcun altro.

La storia si svolgerà in un lasso di tempo ampio, quasi quarant’anni, per mostrare che tutto cambia… ad eccezione delle radici proprie dell’essere umano.

John Irving è bravissimo nel non voler dare a nessuno dei quattro protagonisti un ruolo di spicco. Anche quando assenti, la presenza di ognuno di loro traspira nelle pagine di questo romanzo.

Non è, a mio parere, l’opera migliore di Irving, tuttavia stiamo parlando dell’uomo che ha scritto il capolavoro “Il mondo di Garp”, quindi “Vedova per un anno” si dimostra comunque un buon libro.
Irving è maestro nel mostrare il lato fragile di noi esseri umani, senza aver paura di scandalizzare i benpensanti con fini tocchi e crude pennellate.



Mauro Biancaniello

Abbiamo parlato di “Vedova per un anno” di John Irving – edito da Rizzoli nella collana Biblioteca Universale Rizzoli

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