Una notizia triste, sconvolgente per chi crede nella pacifica interazione tra culture e religioni diverse:
Nella città nigeriana di Jos questo fine settimana sono morte 192 persone, ancora oggi si seppelivano i morti, non voglio nemmeno pensare al numero di feriti.
Il motivo: la decisione dicostruire una moschea nel quartiere di Nassarawa Gwom, abitato da una maggioranza cristiana.
Pensateci: per un motivo che a noi sembra assurdo ci sono centinaia di persone che si ammazzano, non persone di una diversa nazione, ma gli stessi concittadini.
Si ammazzano in nome di un dio.
Sono notizie che fanno male perché non trovano facile soluzione (tantomeno soluzioni a breve termine). La nostra cultura, nel bene e nel male, è la nostra radice, purtroppo noi esseri umani non abbiamo ancora imparato ad anteporre l'amore per il prossimo (fondamento, tra l'altro, di molte religioni monoteiste) alle nostre origini, a strappare il marcio di quelle stesse radici.
La Nigeria, purtroppo, non è nuova a scontri simili, il più recente risale al novembre del 2008, in cui vi furono centinaia di morti, sempre in scontri tra musulmani e cristiani. Questa nazione è libera solo dal 1999 da “governi” militari. Purtroppo questa democrazia non ha, purtroppo, prodotto miglioramenti nei conflitti che avvengono all’interno della nazione, soprattutto per cause interentniche (parliamo di migliaia di morti tra il 1999 e il 2001, in Nigeria, infatti, convivono centinaia di entnie diverse.
Ma non è una scusante, non può esserlo quando i morti si contano a decine
e decine
e decine
Mauro Biancaniello
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