Poi accade qualcosa, un'immagine sbiadita da fiamme.
E Federica, smette di parlare, non può più parlare.
Federica, figlia di Guido Forte.
Sappiamo il suo nome solo dal 4° paragrafo del romanzo, perché nel resto del libro lui viene chiamato solo col suo cognome: Forte.
Forte è un padre, un dirigente, un leader, un pragmatico. Forte, anni fa, ha tradito sua moglie. Con chi? Non ricorda il nome.
È distante, sfuggente, chiuso in sé, nella sua forza, nella sua praticità. La sua mente è un fiume di pensieri, ma lui li lascia lì, non gli mostra. E non mostra anche altro.
Le sue figlie lo adorano, anche se mostrano a volte di odiarlo, si struggono per il suo affetto, per la sua predilezione.
Che va a Federica.
Strana, distante Federica.
Cos'è successo quella volta? Cosa sono quelle fiamme? E Marco? È davvero esistito Marco? Cosa c'era scritto in quelle pagine che hai strappato dal tuo diario?
Riflette la Comencini, e con lei anche noi lettori riflettiamo. Su come si può essere genitori, su come ci si relaziona coi figli (e col mondo).
Mauro Biancaniello
Abbiamo parlato di “Le pagine strappate” di Cristina Comencini – edito da Feltrinelli nella collana “Super UE”
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