sabato 21 novembre 2009

Ingarbugliamoci!

Io sono uno di quelli a cui Internet ha migliorato la vita, decisamente! Non capitemi male: non vivo attacato al pc e continuo a nutrirmi anche di libri, uscite, corsi e conferenze. Eppure in questo periodo mi rendo conto di come la rete mi abbia arrichito.
Prima c'erano le E-Mail, modo veloce di contattare le persone, bene prezioso quando le persone a cui tieni sono dall'altra parte del mondo.
E poi hoi scoperto i blog, poi i siti notizia e poi i social network (il famigerato Facebook). Risultato: non compero più giornali, quando voglio leggere delle notizie navigo in rete e trovo davvero tante informazioni e, soprattutto, i commenti. Non solo commenti autorevoli come possono essere quelli di, ad esempio, Giorgio Bocca, ma anche quelli di persone comuni, persone semplici che scrivono e commentano per passione. E cominci a scambiare qualche battuta (o veri scontri di opinione) con persone che nemmeno hai mai visto.
Poi c'è Facebook: vai avanti quasi giornalmente a conoscere gente nuova, a discutere di tutto e, raramente, accade anche che vi trovi persone che ti diventano care... seppure non le si abbia mai viste in faccia! Qualche battuta, poi si comincia a parlare di cose serie, cominciano a volare E-Mail e piccoli commenti... e io, quando entro su Facebook, mi sento come se andassi a fare un giro nella piazza del paese.
"Vediamo un pò chi c'é" mi dico e gironzolo sulle famose bacheche. A volte non trovi nessuno, altre invece ti capita di reincontrare persone che non hai visto per anni (Ciao Michel, che bello è stato parlarsi l'altro giorno), altre volte conosci gente nuova che lascia subito un impronta (Gg, parlo proprio di te). Poi inutile negare che da quando è iniziata la promozione per il mio romanzo il numero di contatti è aumento alla grande. E anche lì è bello: i miei lettori mi parlano, dialogano con me anche se a centinaia di chilometri di distanza. Ci si manda una mail quando si ha tempo e si risponde quando si può.
Ed anche questo è positivo: il tempo sembra dilazionarsi, le normali regole dell'orologio a cui dobbiamo sottostare quando ci incontriamo di persona, non valgono sulla rete. Ci sono botte e risposte che durano giorni interi e si protraggano e si arrichiscono, senza paura del tempo, tanto si sa che riceverà il messaggio lo leggerà quando potrà, senza fretta.

Insomma: Viva i libri, viva gli aperitivi, ma viva anche Internet, che aiuta tutti noi a dialogare e ad espanderci nella galassia umana.

Mauro Biancaniello

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