martedì 31 gennaio 2017

Krieger (Nuovavita - 4° parte)

Questa Nuovavita me l'aspettavo diversa. Credevo che avrei lottato solo per mia figlia e me stesso e che avrei difeso tutto strenuamente, affidandomi a tutte le armi che so usare.
Ed invece no.
Lascio andare.
Non cerco lo sconto nella mia vita e cerco di vivere in pace col prossimo.

Prima avrei urlato, ora parlo con voce calma... ed esprimo il mio dissenso.

Perché mi scopro sempre più stanco di vivere una vita che altri hanno scelto per me. Quindi io mi adeguo per quanto possibile, mi adeguo al mondo reale e penso sempre al bene di mia figlia e al mio.
Ma non ce la faccio ad essere silenzioso.

Quando devo essere in silenzio, allora il mio sguardo è eloquente: è spento, perché ciò che guardo non ha bisogno della mia attenzione.

Mi sono stancato dell'ipocrisia, del buonismo (Grazie Polanski con il tuo "Carnage"), di adeguarmi alla massa.
Io non voglio spiccare, non voglio sembrare più intelligente.
Io voglio essere in pace e vivere la vita come la ritengo opportuna.
E questo vuol dire alzare la voce quando si vede.
Che quando in mille dicono cose che non mi piacciono, io esprimo la mia idea diversa.

Devo rendere conto unicamente a mia figlia e alla mia coscienza.

Quindi non rompetemi i coglioni.

Sono un guerriero senza armi e silenzioso.
Ma resto un guerriero.

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