giovedì 1 dicembre 2011

Planetary, di Warren Ellis e John Cassady

Elijah Snow è nato il 1° gennaio del 1900; è uno dei figli del secolo.
Nella sua lingua vita ha tentato di esplorare l'ignoto, cercato di condividere la conoscenza su quanto di strano accade nel mondo.
Ma questa sua passione, questa sua sete di conoscenza e voglia di donare agli altri le sue scoperte lo ha messo nel mirino dei 4.
Loro non vogliono che il mondo sappia quanto può essere straordinario e faranno di tutto di per far apparire la realtà sterile e banale.
E Elijah sa molto bene cosa sono capaci di fare...

Non vi è una dichiarazione d'amore rivolta al fumetto più grande di questo fumetto: ogni copertina di questa serie (composta da 27 episodi) ricorda un particolare genere: astronavi per rimandare alla fantscienza, psichedelica per ricordare gli anni '70, pistoleri mascherati a simboleggiare i fumetti sui cowboys. Insieme compongono un assurdo mosaico d'incredibile bellezza.

Ci vogliono oltre 10 episodi per capire che non si tratta di un divertissement per mostare generi diversi, bensì che vi è una vera trama che lega ogni singola sequenza. Ma questa trama è solo un mezzo per permettere agli autori di esprimere al meglio il loro canto d'amore verso l'immaginario.

Warren Ellis è qui a una delle sue prove migliori, con nonchalance mischia informazioni scientifiche con momenti di ilarietà a scene riflessive.
John Cassady, con questa serie, ha dimostrato di essere tra i migliori disegnatori di fumetti vivente: non si accontenta del suo ottimo stile, ma sfida ogni numero adattando la sua matita al genere a cui l'episodio s'ispira.

Se fra 30 anni ci guarderemo indietro e cercheremo il miglior ciclo di storie uscito tra la fine e l'inizio del millenio, vi assicuro che Planetary sarà in cima alla classifica.


Mauro Biancaniello

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