Potrebbe anche essere che il processo creativo di una donna sia malinterpretato o trattato con mancanza di rispetto da coloro che la circondano. È lei che deve informarli che quando ha "quello sguardo" negli occhi, non vuol dire che sia vuoto o che sia in attesa di essere riempito. Vuol dire che sta bilanciando un grande castello di carta sulla punta di un dito, e che sta connettendo con attenzione tutte le carte con piccole ossa cristalline e un poco di sputo, e che se lei riesce a mettere tutto su un tavolo senza farlo cadere o farlo volare via, può creare un'immagine proveniente dal mondo invisibile. Parlarle in quel momento è creare un vento d'arpia che farà crollare l'intera struttura in mille pezzi. Parlarle in quel momento significa spezzarle il cuore.
Clarissa Pinkola Estés
Nessun commento:
Posta un commento