
“Prima di morire la vita ti scorre davanti come un film.” E, infatti, dopo poche pagine ritroviamo quella giovane donna per terra, uccisa da un colpo di fucile a canna mozza.
Inizia così un arco di storie pubblicato quasi trent'anni fa, ma che non ha perso nulla della sua drammaticità, mostrandoci uno Spider man diverso, un uomo con poteri super, certo, ma pur sempre un uomo, spezzato tra la voglia di giustizia sommaria e il bisogno di una vera giustizia.
Contro di lui si erge il Mangiatore di peccati, anche lui diviso tra rabbia e sete di giustizia, una giustizia fatta di atti, che si svolge nelle case delle sue vittime, non in un’aula di tribunale.
Un ottimo noir, raccontato nelle pagine di quello che ancora alcuni si ostinano a chiamare “giornalini”, scandito da piste false, geniali intuizioni di un Peter David in ottima forma, suddiviso in quattro capitoli, ognuno con un finale che lascia in sospeso il lettore, mentre il Mangiatore di peccati miete un’altra vittima.
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