giovedì 20 marzo 2014

HO VISSUTO LA TUA MORTE di Gerda Lerner

Sul finire della malattia lui perde la capacità di parlare correttamente, è incapace di esprimersi.
E di questo soffre.
Come quando ha sofferto la mancanza dell'udito (prima dell'apparecchio).
Non teme la morte e il dolore, bensì teme di non poter più assaporare la vita.
Ed è sua moglie a trovare un modo per farlo comunicare.
Con domande dirette.
Domande a cui a lui basta rispondere con un cenno della testa.
E così, ancora una volta, trova un motivo per vivere.

Rare volte ho potuto leggere una testimonianza così vera dello scivolare verso la malattia di una persona cara allo scrittore. Perché sappiamo che lui deve morire, lo abbiamo visto dal titolo, prima di comperare il libro:
Ho vissuto la tua morte.
Una testimonianza che si unisce al racconto.
Non è una versione romanzata della morte, né una celebrazione dell'unione di due persone fino alla fine.
E' il racconto di una morte.
Ed è, soprattutto, la testimonianza che si può amare fino alla fine, che si può accompagnare la persona scelta fino alla fine dei suoi giorni.
Non è viaggio facile, non è da tutti, lo so, l'ho visto accadere davvero. Ci vuole forza, ma, soprattutto, ci vuole amore tra due persone.
Ed è questo che ho voluto portare con me da questo libro: che l'amore tra due persone, quando è vero, quando è forte, non finisce. Che è un sostegno in tutte le situazioni.
Che l'amore è vita.

Mauro Biancaniello

Stiamo parlando di "Ho vissuto la tua morte" di Gerda Lerner, pubblicato da Giunti Editore

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