Driss non conosce la finezza, affronta la vita con energia, che sia gioia o che sia violenza.
Non ha mezzi termini Driss.
E forse proprio per questo lui è la persona ideale per badare a Philippe.
Come Philippe è costretto a non potersi muovere, così Driss è un uomo che non può stare fermo.
Così simili di indole, due fratelli dello spirito che vengono da mondi diversi.
E quando i diversi mondi s'incontrano spesso divengono di più che la semplice somma di due parti...
Un film a tratti utopico sulla condizione del curante, mostra invece con
determinazione e chiarezza che il malato non è un oggetto, ma,
anzittutto, un essere umano da trattare con dignità e franchezza.
Un film europeo che non lascia spazio al qualunquismo, con un cast da
far tremare ogni attore statunitense; un'opera capace di toccare molte
corde, non solo la storia di un rapporto tra curante e paziente.
Un diverso inno alla vita, che lascia un senso di gioia, di pienezza.
Mauro Biancaniello
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