lunedì 26 marzo 2012

In fondo alla palude

Harry, immobile nel suo letto all'ospizio, ritorna con la mente all'infanzia. E ci racconta gli anni '30 del Texas orientale, del suo paesino, della sua famiglia, dell'uomo-capra e delle donne di cui lui ha ritrovato il cadavere...

Joe R. Landsale usa la scusa del romanzo horror per narrare una storia sulla diversità: in un piccolo paese in cui le persone di colore sono trattate come sub-umani, Harry impara il valore degli insegnamenti dei suoi genitori, subisce di prima mano la pazzia delle folle lincianti e assiste alla morte e rinascita spirituale di un uomo.

Una storia narrata col senno di poi, con frasi ed espressioni che il piccolo Harry non poteva capire e che, invece, da vecchio vorrebbe dimenticare.

Un romanzo intelligente, sensibile, che non risparmia carne e sangue, eppure capace di mostrare la sfaccettura infinita dell'animo umano.

Perché, sembra suggerire Landsdale, noi siamo figli dei nostri genitori, da loro impariamo e siamo plasmati. E la realtà, così piccola e circoscritta dall'infanzia, può essere luogo di delizia... ma anche di orrore.

Mauro Biancaniello

Stiamo parlando di "In fondo alla palude" di Joe R. Landsdale - pubblicato da Fanucci editore

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