Harry, immobile nel suo letto all'ospizio, ritorna con la mente
all'infanzia. E ci racconta gli anni '30 del Texas orientale, del suo
paesino, della sua famiglia, dell'uomo-capra e delle donne di cui lui ha
ritrovato il cadavere...
Joe R. Landsale usa la scusa
del romanzo horror per narrare una storia sulla diversità: in un piccolo
paese in cui le persone di colore sono trattate come sub-umani, Harry
impara il valore degli insegnamenti dei suoi genitori, subisce di prima
mano la pazzia delle folle lincianti e assiste alla morte e rinascita
spirituale di un uomo.
Una storia narrata col senno di
poi, con frasi ed espressioni che il piccolo Harry non poteva capire e
che, invece, da vecchio vorrebbe dimenticare.
Un
romanzo intelligente, sensibile, che non risparmia carne e sangue,
eppure capace di mostrare la sfaccettura infinita dell'animo umano.
Perché,
sembra suggerire Landsdale, noi siamo figli dei nostri genitori, da
loro impariamo e siamo plasmati. E la realtà, così piccola e
circoscritta dall'infanzia, può essere luogo di delizia... ma anche di
orrore.
Mauro Biancaniello
Stiamo parlando di "In fondo alla palude" di Joe R. Landsdale - pubblicato da Fanucci editore
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