martedì 18 ottobre 2011

District 9 di Neill Blomkamp

La lotta che sta al centro di questo film non è quella tra alieni ed esseri umani, ma quella tra umanità ed egoismo.

E da questa lotta l'umanità ne esce sconfitta, nettamente.
Ciò non vuol dire che si vedranno pacifici E.T. che cercano un contatto.
Gli alieni sono raffigurati come esseri che non incutono alcuna simpatia, dei "gamberoni" giganti ("Gamberoni" è il termine dispregiativo che subito viene coniato per definirli).
Non inneggiano nemmeno alla pace, reagendo con violenza alle provocazioni.
Ma sono diversi da noi, da noi che ci definiamo umani e che invece, anche in questo film, mostriamo di non riuscire ad essere superiori alla xenofobia, alla ricerca del potere.

Un film stupendo, montato con scene che sembrano riprendere telegiornali e spezzoni di filmati di videocamere di servizio. Vi è una sottile ironia che serpeggia per gran parte del film, vi è onestà nel mostrare l'effetto della violenza, senza cercare di caricaturarla o di abbellirla, bensì rendendola orribile e sanguinante.
Sarebbe un peccato svelarvi di più in merito alla trama, capace di tenere alta l'attenzione dello spettatore con piccoli trucchi narrativi inaspettati.

"District 9" è un film con più livelli di lettura, che riesce a soddisfare l'amante dell'azione ma anche chi cerca film ricercati. Riesce a donare, grazie all'arrivo di un'astronave, la disumanità che, purtroppo, spesso ci contraddistingue.


Mauro Biancaniello

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