Il primo capitolo termina in modo soprendente: Il lettore assiste al suicidio di Azrael, il protagonista della storia, il quale avverrà "Sei mesi, sei giorni e sei ore a partire da ora".
Inizia così un conto alla rovescia di cui è al corrente il solo lettore, che saprà quale sarà l'inevitabile fine.
È un viaggio strano quello che il lettore compie durante la lettura, costellato da domande su cosa sia la colpevolezza, sulla follia che si trasmette dai campi di battaglia alla vita di tutti i giorni, su amori che sanno di essere condannati dopo il primo bacio... per arrivare alla fine del volume, sapendo che il countdown alla morte penderà ancora sulla testa del protagonista.
Un fumetto scritto da un Fabian Nicieza in splendida forma, purtroppo poco supportato dalle matite (a tratti troppo cartoonesche) di Ramon Bachs. Ad ogni modo una splendida prova di come si possa rinnovare un personaggio che non è nato con i migliori auspici...
Azreal è sempre stato un personaggio sfigato nell'immenso universo della DC comics: introdotto rapidamente negli anni '90 per divenire il sostituto (temporaneo) di Batman, ha poi avuto una serie regolare di pregevole fattura... ma che non è mai stata filata da molti.
Questa nuova partenza, invece, par molto più interessante, soprattutto perché Nicieza è abile nell'intercalare scene di azione a (molte) scene di introspezione psicologica, sia per quanto riguarda Azreal ma anche per il nutrito (ed interessante) cast di comprimari.
Raramente in un fumetto pensato come mensile si trova una qualità così alta, una predisposizione a voler indagare una mente che, questo solo il lettore lo sa, porterà all'estrema follia.
Mauro Biancaniello
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