Vi è un mondo illuminato da fari giganteschi; è il mondo esteriore, impacchettato alla perfezione. In esso vi troviamo sorrisi di circostanza, la fede cieca in un dio che non si conosce, la plateale commozione e altri comportamenti fasulli.
È questo il mondo in cui molti svolgono la loro vita all’esterno delle mura domestiche.
E poi vi è il mondo vero, composto da amore ma anche di insulti, di autocritica ma anche di follia.
È il mondo reale, quello in cui dobbiamo vivere, anche se a volte è sporco.
Ammaniti si concentra su questo mondo sporco quando ci fa intravedere l’altro sembra volerci dire “È falso, non credeteli!!!”, ma non lo dice apertamente. È sottile Ammaniti in queste cose. Non lo è altrettanto quando ci descrive i cinque protagonisti, che hanno dentro di sé il buono, ma anche il marcio. Ecco, dentro loro pare sia marcito qualcosa, anche Cristiano, un ragazzino, ha dentro qualcosa che è andato a male.
Non si fanno amare questi personaggi, non si fa amare questa storia. È dura da mandare giù, si rischia l’avvelenamento. Eppure il lettore continua a divorare pagine, poco importa se poi starà male.
È un libro troppo affascinante, troppo ben scritto, troppo vero per lasciarlo chiuso.
Mauro Biancaniello
Abbiamo parlato di “Come dio comanda” di Niccolò Ammaniti – edito da Mondadori nella collana “Bestsellers”
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