1. Introduzione
Girovaga senza meta,
senza sapere cosa desidera realmente e come potrebbe ottenerlo. Senza ardore ed
entusiasmo si accinge a vivere la vita, vedendo come uno periodo di gioia l’infanzia
e l’adolescenza, relegando la maturità a un periodo di austerità. È come se
avesse perso la spontaneità, la capacità di sentire e di esprimere in modo
creativo, mentre, invece, è bravissimo a parlare dei suoi guai (anche se è incapace
di tenere loro testa).
Si sommerge di parole,
esercizi verbali e intellettuali, invece di vivere la vita si nasconde in
spiegazioni pseudo psichiatriche sull’essere umano.
Non vive il presente, ricorda
troppo spesso il passato e tenta di plasmare il futuro, mentre il presente sono
solo incombenze da svolgere.
Gli ultimi decenni hanno
visto una crescita enorme delle conoscenze sull’essere umano, sui suoi
meccanismi fisiologici e psicologici. Ma invece la capacità di divertirsi si è
arrestata, come anche la conoscenza di come espandere i nostri interessi.
E anche se la conoscenza
dei processi umani può essere un esercizio utile e divertente, non si coniuga
con l’impresa quotidiana del vivere.
Si analizza altri e se
stessi, si razionalizza, s’ingoiano termini psichiatrici senza digerirli,
alimentando l’insoddisfazione, la quale può sfociare in nevrosi.
Siamo passati dal bambino
che urla (in parte giustificatamente) “Non posso”, all’adulto che urla “Non
posso perché la mia storia personale non me lo permette”.
Si sbaglia l’approccio a
queste materie, le quali, invece, hanno come scopo l’autoconoscenza e la
soddisfazione.
Forse si è arrivati a
questo anche perché molti psicologi hanno trasformato le loro
scoperte/riflessioni in dogmi, con condanne nette su determinati stili di vita.
L’autore di questo libro,
Fritz Perls, ha, invece, un'altra base:
L’essere umano può vivere
una vita più piene e ricca di quanto la maggior parte di noi vive adesso; deve
scoprire la propria energia e il proprio entusiasmo.
Perls vuol tentare di
unire teoria (e la sua applicazione) alla vita quotidiana, basandosi sull’esperienza
e sull’osservazione.
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