mercoledì 21 dicembre 2011

Il vampiro

Come una coltellata, tu, nel cuore
gemente mi sei entrata;
tu, che forte come un branco
di demoni, folle e agghindata,
del mio spirito umiliato
il tuo letto e il tuo regno facesti;
-          infame, a te sono legato
come il forzato alla catena,
come al gioco il giocatore ostinato,
come l’ubriacone alla bottiglia,
come ai vermi la carogna
-          maledetta, sii tu maledetta
A un pronto colpo di spada
ho chiesto la libertà,
e il perfido veleno ho supplicato
in soccorso della mia viltà.
Ahimé! veleno e spada
spregiandomi hanno risposto:
“Non sei degno d’esser liberato
da questa maledetta schiavitù
imbecille! – se dal potere suo
con ogni sforzo noi ti liberassimo,
coi tuoi baci vorresti poi resuscitare
il cadavere del tuo vampiro!”
Charles Baudelaire

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