sabato 13 aprile 2013

Nascosto

La mitologia greca secondo J.P. Vernant

7. Nascosto


Ulisse rimane unico sopravvissuto del suo equipaggio.
Naufrago, attaccato ai relitti della sua nave, vaga per giorni prima di approdare sull’isola di Calipso, un’isola separata dal mondo terreno e divino da un mare immenso. È sulla spiaggia, dove Ulisse approda, che Calipso lo trova e lo prende con sé.

Ulisse resterà con Calipso per anni.
Ma il tempo non ha importanza, in quanto si trova in un non-spazio, in cui tutto perde significato.
Lui e Calipso, unici abitanti dell’isola, si lasciano ad andare ad una lunga storia d’amore.
Calipso, il cui nome deriva dal greco kalyptein (nascondere), nascosta in uno spazio fuori da tutto, come lei nasconde Ulisse dallo sguardo di tutto.
E Calipso, un essere divino, propone ad Ulisse di divenire egli stesso un dio, affinché sia immortale e possa restare per sempre con lei.

Nascosto per così lungo tempo, Poseidone non pensa più a colui che ha maledetto con tanta intensità, lasciando la dea Atena libera di intercedere a favore di Ulisse con Zeus, il padre degli dèi.
Si reca da lui mentre Poseidone è partito per un lungo banchetto con gli Etiopi, creature mitiche eternamente giovani.
Atena perora la causa di Ulisse, unico tra tutti i greci a non essere ancora tornato a casa dopo la guerra di Troia.
Zeus, complice anche l’assenza del fratello Poseidone, concede il suo benestare.
Incarica Hermes di convincere Calipso a lasciare andare il suo prigioniero volontario.
Hermes comunica l’ordine del padre degli dèi a Calipso, la quale obbedisce. “Eppure siete gelosi, voi dèi. Il solo pensiero che una dea abbia scelto un compagno umano, che voglia che lui resti con lei, va oltre la vostra limitata comprensione.”
Hermes non aggiunge altro e se ne va.
Nel frattempo, Ulisse era salito su un monte e lì aveva pianto tutte le lacrime per le traversie subite.
Anche se si affaccia la possibilità di essere divino, lui rimpiange la sua vita passata, sua moglie, suo figlio, che ancora non ha conosciuto, e il suo paese.
Ulisse scende dal monte e parla con Calipso.
Deve scegliere cosa fare.
Non è solo la nostalgia a farlo riflettere.
Calipso glì offre di divenire un dio in un non-spazio nascosto. Dovrebbe restare in eterno, in giorni che siano simili l’uno all’altro? Non sarebbe, quindi, essere come Achille, un’ombra che vaga in eterno?
Ulisse decide di tornare a casa, di vivere la sua vita mortale fino alla fine. Inoltre egli è l’Odissea: rinunciare a portare a termine il viaggio sarebbe come rinunciare ad essere se stesso.
Calipso acconsente e, insieme, costruiscono la zattera che porterà Ulisse lontano dall’isola di Calipso.

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