giovedì 27 settembre 2012

"l'oro, la falce, il mutevole specchio"

Ragazzo bello, che del tempo reggi

l’ora la falce il mutevole specchio

che al declino t’espandi , appassendo

gli amanti, mostri come dolce cresci –

se Natura, signora di ruine,

mentre avanzi, all’indietro t’attira

è sol per questo, a vantarsi di vincerla

sul tempo e il lancinante attimo uccidere.

E tu, diletto ai suoi favori, témila:

tener può il suo tesoro, non per sempre;

il richiamo, pur tardo, udir dovrà

e, al chiudere i conti, ti consegnerà.

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