aveva ragione quando mi disse: “vai
con mia sorella solo perché è
più giovane di me. hai dei pregiudizi
contro le persone più vecchie e non ti piacciono le donne
grasse”.
“quando torna a casa?”le
Chiesi. “dov’è?”
“non preoccuparti di lei, adesso sono io che ti sto
parlando.
dimmi, cos’ho che non va?”
“sei troppo vecchia e sei grassa” le
dissi.
“ma lo sei anche tu” disse lei.
“io non sono grasso” dissi.
“sei sovrappeso” disse lei.
“va bene, piantala di lamentarti, forza,
scopiamo.”
“cosa hai detto?”
“mi hai sentito.”
poi restammo lì seduti senza parlare.
ammiccai verso la camera da letto un
paio di volte, ma lei se ne restò lì
seduta.
di colpo la porta si aprì e
apparve la sorella più giovane.
la sorella grassa saltò in piedi.
mi indicò.
“VOLEVA SCOPARMI!”
la più giovane mi guardò.
“è vero?”
“no” dissi, “non volevo.”
“MA SI ERA OFFERTO!”urlò la
più vecchia.
“e allora?” mi chiese la più giovane.
“è vero” dissi.
“VATTENE DA CASA MIA!”
mi alzai, varcai la porta
e il marciapiede verso la mia
auto.
“TI AVEVO DETTO CHE NON ANDAVA BENE!”
sentì urlare la sorella grassa.
“OH, STAI ZITTA!”sentii urlare la
più giovane.
salii sulla macchina e mi
allontanai.
quando arrivai a casa il telefono
stava suonando.
sollevai la cornetta, la riappesi,
e poi la sganciai.
meglio solo che male
accompagnati.
Charles Bukowski
Charles Bukowski
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