e per tre volte egli non volle andarsene
ma riagitò il ventaglio senza vita
che le acque insistevano a fermare.
Tre volte i flutti in alto mi lanciarono
per riafferrarmi poi come una palla –
poi sul mio volto azzurri segni impressero
e una vela respinsero lontano –
la vidi dileguarsi – e fu una gioia –
poiché pensavo quanto bello fosse –
mentre morivo – osservare qualcosa
dotato ancora di fattezze umane –
Le onde s’assopirono – non così il mio respiro –
Come bambini i venti intonarono canti di culla –
Il Sole che sorgeva baciò la mia Crisalide
ed io mi alzai – per vivere.
Emily Dickinson
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