Un invito per andare ad un castello, situato in una landa sperduta.
Sette anime, finora sconosciute, si ritrovano nella sala, serviti solo da burattini che parlano da soli.
E poi il primo omicidio... e presto la consapevolezza che l'assassino è uno di loro.
"Sette anime dannate" è una storia che pesca da un classico della
narrattiva come "Dieci piccoli indiani", ma si limita a prenderne i
principi per esplorare altre sfaccettature.
Con i pennelli oscuri di Corrado Roi, Tiziano Sclavi propone un onorico
viaggio nel delitto, infarcito dal suo solito humor nero, trascinando il
lettore nelle congetture su chi sia l'assassino e, soprattutto, quale
sia il suo movente. Lo fa mettendo a nudo i peccati dell'animo umano,
perfettamente rappresentato da sette straordinari individui.
Una storia superbamente incastonata con mille falsi indizi, dal finale
sorprendente e affatto scontato, un albo fantastico di una collana che
ha saputo darci storie superbe, "Sette anime dannate" è forse il simbolo
di ciò che davvero è il fumetto Dylan Dog e perché abbia saputo
elevarsi una spanna sopra rispetto ad altre.
Mauro Biancaniello
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