sabato 8 ottobre 2022

(S)concentrarsi in biblioteca

Oggi, in attesa della fine di un corso della bimba, mi rifugio in uno dei luoghi che più amo, la Filanda a Mendrisio. 

Dopo tante visite in passato, decido di leggere un quotidiano, già lì mi accorgo di come necessiti di un'isolazione dal resto dei rumori, giustamente presenti.


Me ne accorgo di più mentre leggo una rivista di psicologia, già più complessa.

E mi trovo a distrarmi di continuo. Eppure a casa macino pagine di libri di testo, come sono abituato a leggere romanzi in piscina o al mare.

Ma, evidentemente, il rumore del cellulare, le voci... Non riesco più, come facevo da studente, ad isolarmi interamente in questo contesto. Come se mancasse l'abitudine a riuscire a tornare a sé in contesti sociale, come se mi fossi abituato a "sconcentrarmi".

Decisamente devo tornare, decisamente devo riprovarci.

In questa società dall'attenzione fluttuante, voglio tornare a essere in grado a seguire i miei pensieri... e testi complessi.

lunedì 16 maggio 2022

Solchi tra le ombre

Figlio di un depresso e di un regina mida

Cresci tra opposti

con una figura dalla quale distanziarsi

con una figura che non puoi raggiungere

Non devi diventare tuo padre

non puoi sperare di diventare tua madre


E poi diventi genitore

rivedi l'empatia di tua madre,

le regole di tuo padre

e le metti tutte nella tua vita


Nessuno ti fa incazzare

molti si appoggiano a te

tutti ti sorridono 

Perché sei diventato quello che le ombre non erano


Sei diventato energia perenne 

che sa riscaldare e distruggere 

che traccia i suoi solchi sul terreno

E se non ti seguiranno folle

troverai sempre chi ti darà da bere

e ti fermerai sempre ad aiutare,

ma solo chi vuol essere salvato.


lunedì 2 maggio 2022

 VERSO SERA 



Sul vagone di un treno viaggiano cinque persone.

Si avvicina la sera, le luci sono già accese, anche se il sole ancora filtra tra i finestrini. La maggior parte dei pendolari sono già andati a casa.


La normalità è la cravatta sciolta dell'uomo dai capelli grigi che pensa come sarà bello rivedere i figli.

È la camicia aderente della ragazza che va a fare l'aperitivo con una persona speciale.

È il piercing sul naso del ragazzo che sta ascoltando Gahli.

È il rossetto nuovo nella borsetta di un'altra ragazza.

È l'unico libro presente nel vagone, letto con attenzione da una donna. E non è un romanzo.

Nei microcosmi dei treni e delle metropolitane, dei bus e degli autopostali, le persone mostrano la loro normalità al mondo, soprattutto verso sera, quando la stanchezza ci obbliga a togliere le maschere, fa nascere l'indifferenza verso come vogliamo apparire.


Ognuno di questi viaggiatori fa qualcosa che ricorda la normalità di ciascuno di noi.

La cravatta che non stringe il collo è il laccio del lavoro che si allenta, la promessa di casa.

La camicia aderente un semplice mezzo di seduzione, un modo per sentirsi belli.

Dalle cuffie arriva la musica, che accompagna ciascuno di noi.

Il rossetto nuovo è il piccolo oggetto nuovo, come i tanti che ci concediamo per sentirci meglio.

Forse il libro cartaceo pare però ai limiti della nostra moderna normalità. È un libro di botanica, il che lo rende ancora più particolare. Un romanzo, gli appunti di scuola, un tablet.. questi sarebbero forse più comuni in un viaggio.

O forse è qualcosa che dimostra il bisogno di distrarsi dalla, appunto, normalità di un giorno lavorativo.


La norma dei comportamenti negli ambienti (e orari di lavoro) è quasi codificata dalla società, per questo stiamo osservando questa scena di sera. Ci mostra sfumature che non sempre si vivono in pubblico.

Se fossimo durante un turno di notte in un ospedale, la domenica mattina a casa di una famiglia, il venerdì sera di una giovane single, forse potremmo vedere normalità molto diverse.


Seppure siamo animali abitudinari, lo stesso tutti anelano quel momento in cui la routine subisce un sobbalzo nel percorso della vita. E quindi anche questi brividi sono normalità. Poi, ovvio, i brividi potrebbero anche sembrare anomali a molti.


Ma cosa è anomalo?

Quella cravatta appesa nell'armadio di una casa dove l'uomo suonerà la batteria su un pezzo degli AC/DC?

La camicia aderente messa per sedurre un'altra donna?

Il ragazzo che ascolta Ghali che sta andando a trovare mamma e la abbraccerà con forza?

Il rossetto nero per una cena di chi ama musica dark?

Il libro che servirà per capire come tenere l'orto che non può più accudire suo padre?


La normalità è superficiale solo a chi la osserva da lontano. È un dado, con troppi numeri e trasparente. Non sempre cade sul 2. E nemmeno sul 8, se per questo.

La normalità, credo, sia un insieme irregolare di piccole particolarità che ognuno costruisce per stare bene.

mercoledì 12 gennaio 2022

Confessione di un cuore rabbioso (Intro)

 Credo esistano le persone

buone

con un'indole

buona

Con un'anima 

buona

che risplende e riscalda.


Anche nel mio cuore

vi è calore

Ma è fiamma

che sa bruciare

anche amare

ma sa anche quali colpi dare

e dove fare del 

male.


Son caduto da un albero

malato

Ho saputo

(ho dovuto) 

guarire le mie radici

Ho trovato

quel terriccio di bontà

su cui era cresciuto l'altro albero

L'ho coltivato

e imparato ad amarlo

ad amare.


Eppure.


Un cuore di rabbia

sa fare male

sa sopravvivere

agli altri e pure

a se stesso


Quindi.


Amo amare 

so far male

Distinguo tra colpire

e abbracciare


Ma.


Quel terriccio

l'energia di quell'albero

mi si è fuso nelle membra

nelle corde vocali

Nel correre verso

te

Nell'urlo

che ti spaventa


Non chiedermi pazienza

Non chiedermi un abbraccio

Non chiedermi amore.


Sarà donato.


Tutto sarà donato

a chi nel mio cuore 

sarà stato dato spazio


Altrimenti.


Non vi è spazio

pazienza

bontà


Quella fiamma del mio

cuore

che colpisce

riscalda

distrugge

accoglie.


Non è umore

È un cuore

creato dalla rabbia

modellato nella sabbia

con un pizzico di bontà.

giovedì 16 dicembre 2021

Cuscino di pietra

Appoggiai la testa

su un cuscino di pietre

ma tanto

la pesantezza delle membra

gli ingorghi di pensieri

che mi addormentai

serenamente

martedì 14 dicembre 2021

Dicembre - sole

 Uscito dal bosco, un raggio di sole ha investito i miei occhi. Non mi sono fermato, ho camminato, con gli occhi chiusi, a far entrare nel mio viso il calore del sole d'inverno.

mercoledì 29 settembre 2021

"Sono viva solo perché mi hanno fatto nascere"

 Sono viva solo perché mi hanno fatto nascere
Ma le gambe ancora sono tiepide e non calde
Non è la fretta che le può rendere più toste
Questo l'ho capito e già mi sembra un passo avanti
Per non scavarmi fosse
Da riempire
Per il gusto di frenare
Qualche onesta e buona mia intuizione
Che mi metto a censurare
Per un senso del pudore
Che dipende dal mio tempo
In cui si sputa sul dolore
E nessuno è mai contento
(Margherita Vicario)

Togliere

La vita mi ha insegnato
a togliere
Togliendo, mi ha sottratto
oggetti
vizi e abitudini
Spoglio, mi guardo attorno per vedere la mia
normalità di altri tempi,
fatta di
ricche e dettagliate
minuzie

Una birra su un bancone
la foto di un viaggio
l'auto nuova (quella bella)
Ho succhiato dalla vita
ho vissuto quelle immagini
che ora non posso più vivere
ora sono
tramonti da un salotto
la risata con un amico
il rumore del fiume

Ho vissuto tutto quanto vi è
nella normale vita
e riconosco le assenze
nella mia 

Non è solo l'oggetto, è l'abitudine, la noncuranza per spiccioli
Quindi la mia birra
la berrò lentamente
o forse non avrò nemmeno sete

Pago così
la mia presenza in una crescita
Vedo solo ora
quel che ho lasciato con
serenità
Il prezzo pareva alto
(nemmeno, però, è
indifferente)
ma tolto tutto mi resta molto
ma non resterebbe
nulla
se avessi ancora gli occhi di una vita fa





sabato 18 settembre 2021

giovedì 16 settembre 2021

Neutralità nel razzismo

 Dichiararsi neutrali nella questione del razzismo, vuol dire dare accondiscendenza nei confronti di atti razzisti